Bologna
La Cattedrale Metropolitana di San Pietro
La cattedrale di Bologna ottenne il titolo di 'Metropolitana' nel 1582, quando Papa Gregorio XIII conferì alla diocesi della città la carica arcivescovile. Le prime testimonianze dell’edifico risalgono al secolo X, ma le radici affondano negli inizi dell’era cristiana.
La cattedrale ha subito diversi cambiamenti nel corso dei secoli, in quanto devastata da un incendio nel 1131 e rimessa a dura prova da un terremoto nel 1222.
La veste che oggi vediamo è dovuta agli architetti Floriano Ambrosini, Alfonso Torreggiani e Cosimo Morelli che, nel 1605, la ristrutturano, causando però la perdita dell’originaria struttura romano-gotica.
All'interno della chiesa è possibile ammirare i dipinti di Prospero Fontana, Ludovico Carracci, Marcantonio Franceschini e Donato Creti e due gruppi plastici: un Crocifisso fra la Madonna e S. Giovanni Evangelista in legno e un Compianto sul Cristo morto.
Il campanile è alto 70 metri e si classifica come seconda torre della città, pur trattandosi in realtà di due torri edificate in tempi diversi messe una dentro l’altra.
La campana ospitata dalla cella del campanile è la più grande suonabile “alla bolognese”, in modo cioè ritmato e ruotandola completamente, e pesa 33 quintali.
Dalla torre è possibile godere di un suggestivo panorama del centro cittadino e dei colli.
La cattedrale ha subito diversi cambiamenti nel corso dei secoli, in quanto devastata da un incendio nel 1131 e rimessa a dura prova da un terremoto nel 1222.
La veste che oggi vediamo è dovuta agli architetti Floriano Ambrosini, Alfonso Torreggiani e Cosimo Morelli che, nel 1605, la ristrutturano, causando però la perdita dell’originaria struttura romano-gotica.
All'interno della chiesa è possibile ammirare i dipinti di Prospero Fontana, Ludovico Carracci, Marcantonio Franceschini e Donato Creti e due gruppi plastici: un Crocifisso fra la Madonna e S. Giovanni Evangelista in legno e un Compianto sul Cristo morto.
Il campanile è alto 70 metri e si classifica come seconda torre della città, pur trattandosi in realtà di due torri edificate in tempi diversi messe una dentro l’altra.
La campana ospitata dalla cella del campanile è la più grande suonabile “alla bolognese”, in modo cioè ritmato e ruotandola completamente, e pesa 33 quintali.
Dalla torre è possibile godere di un suggestivo panorama del centro cittadino e dei colli.